" Fa molto piacere che l'Uniesco abbai acatalogato la Sila tra i suoi siti di eccellenza, in quanto riserva della biosfera italiana". Lo ha dichiarano i parlamentari M5S Dalila Nesci, Nicola Morra, Paolo Parentela e Federica Dieni, che aggiungono: " Si tratta di una buona notizia, che tocca in primo luogo le responsabilità politiche sul territorio. Adesso c'è un ulteriore argomento per eliminare le discariche in Sila, da Celico (Cosenza) a quelle abusive, e non realizzarne ma più altre. A Nulla serve il riconoscimento dell'Unesco , se a partire dai sindaci non sapremo unirci nella salvaguardia e valorizzazione dell'altopiano silano. " " Bisogna impiegare tutte le risorse umane ed economiche, per impedire lo smaltimento di rifiuti tossici, per fermare la processionaria e organizzare nell'altopiano, molto colpito dall'emigrazione, uno sviluppo sostenibile, partendo dall'antica Abbazia Florense di Gioacchino da Fiore. " Ancora la Sila- cpncludono- va preservata dalal presenza di latitanti di 'ndrangheta e ripopolata con il recupero dell'agricoltura, prendendo ad esempio il ritorno alla natura lì praticato dai frati cappuccini"