Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Legge salvaprecari
bocciata da Consulta
amarezza di Gentile

Svaniscono le speranze per i precari della sanità calabrese. La Corte costituzionale ha bocciato  la legge 12 del 2013 varata dal consiglio regionale per utilizzare la deroga al blocco del turn over, nella misura del 15% e trasformare in tempo indeterminato i contratti a tempo determinato dei precari  impiegati in mansioni non dirigenziale delle Aziende sanitarie e ospedaliere della regione  se ricorrevano particolari condizioni. Secondo  la Corte, invece  la legge è in contrasto con l’art. 117 sul coordinamento della finanza pubblica e “risulta evidente che le disposizioni censurate interferiscono con le funzioni e le attività del commissario ad acta”.  Amarezza e preoccupazione è stata espressa dal senatore Antonio Gentile e dal capogruppo dell’NDC, Giampaolo Chiappetta. “Noi ci abbiamo provato, così come ci provò anche Loiero, ma forse la Calabria- afferma il sen. Gentile -  è una Regione di serie B: è l'unica in cui non può essere applicata la legge 296 del 2006 e non è una bella cosa. Le proroghe concesse a livello nazionale infatti fanno riferimento a un quadro normativo originario che in Calabria non c’è. L'impegno che abbiamo profuso con Chiappetta era volto a risolvere il problema degli stabilizzati: un problema rimasto aperto e divenuto oggi drammatico.  Il senatore e coordinatore dell’NDC  invita quindi il consiglio regionale ad attivarsi per trovare soluzioni immediate per i precari che potrebbero ritrovarsi senza lavoro e a modificare subito l’art. 4 portando al 50% la riserva di personale per i concorsi e stabilire che sono protratti sino a indizione dei concorsi i contratti a tempo determinato per il personale in servizio, mentre per quelli che sono in possesso dei requisiti delle leggi 296/06 e 244/07 e siano stati dichiarati subordinati dal giudice è prevista la selezione a tempo determinato”. 

Caricamento commenti

Commenta la notizia