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Decreti ingiuntivi
per 1,418 milioni
rabbia di Antoniotti

Sono arrivati come un macigno sulla giunta comunale di Rossano i due decreti ingiuntivi, per complessivi 1,418 mila euro. Un ulteriore debito maturato sotto il precedente governo di centro sinistra il cui conto è stato presentato ora al sindaco Giuseppe Antoniotti. Una cifra che mette in fibrillazione gli uffici comunali viste le risorse limitate. Occorrono ben 600 mila euro per pagare le fatture e relativi interessi maturati dalla Sibaritide spa, la società che tra il 2006 e il 2009 ha gestito la raccolta differenziata, “fatture mai pagate e mai contestate dall’ex sindaco Filareto, quindi subito esigibili” sottolinea con amarezza e rabbia Antoniotti, “e poi altri 818 mila euro dovuti alla Rodeco SPA , società lombarda a cui sempre l’ex giunta Filareto aveva affidato nel 2008 la riscossione dei tributi e accertamento per quelli relativi al periodo 2004-2007 con condizioni capestro per l’ente e nonostante vi fosse già una società incaricata”. Risultato, dice  Antoniotti? “Una marea di cartelle pazze nel 2008 e 2009, e oggi un debito da quasi un milione di euro. L’ennesimo effetto dello sperpero della gestione precedente che rischia di portare al collasso le casse del Comune. Ma il sindaco va oltre:  carte alla mano, la giunta Filareto  non solo non ha pagato nulla, dalle bollette dell’Enel per finire ai servizi,  ma ha creato un caos burocratico che rischia di provocare ripercussioni anche per i prossimi anni e contenziosi”. L’emergere di vecchi debiti rende ancora più difficoltosa la gestione nonostante la razionalizzazione della spesa abbia già dato risultati come rivendica il sindaco, quella corrente è passata sotto il governo di centrodestra da 27 milioni a 23, 5 milioni.   I cittadini probabilmente si aspettano una replica, una precisazione dagli ex amministratori,  visto che poi a pagare saranno soprattutto loro. 

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