"La visita del Papa a Cassano non può rappresentare una occasione di spese ingiustificate nè per la chiesa diocesana nè per le amministrazioni comunali in particolare per quella di Cassano". E' categorico mons. Galantino, vescovo di Cassano e segretario generale della CEI, che dopo aver dato la bella notizia dell'arrivo del pontefice nella sibaritide a giugno mette dei paletti sulla gestione dell'evento. "No ad un maquillage di facciata per far vedere al Papa una città presentabile. Se vanno fatti degli interventi devono essere strutturali e per il bene della città. Se vogliamo ricordare con riconoscenza la visita del Santo Padre si faccia qualcosa in quelle parti della città dove è difficile vivere in maniera dignitosa e sicura. Sarebbe bello poter dire che un tratto di illuminazione o il risanamento di parte del centro storico sono stati fatti in occasione dell'arrivo di Papa Francesco. Se qualcuno vuole contribuire ogni singola offerta dovrà essere registrata e resa pubblica. Nessuno osi promettere trattamenti di favore o posti privilegiati a chicchessia nè venite a chiederli a me. Gli unici privilegiati saranno gli ammalati e quanti vengono da tempo seguiti dalla Caritas diocesana":
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