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Sigilli a depuratore
4 avvisi di garanzia

Il personale del Corpo Forestale dello Stato, su delega delle Procura della Repubblica di Castrovillari, ha posto sotto sequestro  preventivo l’impianto di depurazione del Comune di Trebisacce. Il provvedimento si è reso necessario in quanto gli accertamenti eseguiti dagli uomini del Comando Stazione di Trebisacce  hanno evidenziato disfunzioni e irregolarità di carattere penale, compresi anche  episodi di sversamento di liquami nel torrente “Pagliara”, in cui avviene lo scarico. Il depuratore presenta inoltre numerosi comparti che non sono più utilizzati nel ciclo di depurazione e di formazione dello scarico, ma di fatto fungono solo da contenitori per gli ingenti quantitativi di rifiuti e fanghi di depurazione che si sono accumulati nell’impianto, al punto da raggiungere concentrazioni elevate da non poter più consentire il corretto funzionamento dell’impianto. Da ulteriori verifiche è stato anche appurato che per l’impianto di Trebisacce, negli anni,  non c’è alcuna  traccia di avvenute operazioni di recupero o smaltimento dei fanghi di depurazione. Inoltre si è accertato che gli stessi amministratori comunali nel consegnare l’impianto al nuovo gestore, in piena estate 2013,  ne avrebbero accertato lo stato di fatto  e le problematiche relative alla necessità di operazioni di riparazione, manutenzione e di rimozione dei fanghi, ma di fatto, a distanza di quasi otto mesi , nessun provvedimento concreto è stato intrapreso per superare le criticità. Da qui il sequestro. Contestualmente sono state emesse quattro informazioni di garanzia. 

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