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Città invasa da rifiuti
esposto in procura

Si complica l’emergenza rifiuti in Calabria. I sindaci disperati, con le città sommerse dalla spazzatura,  si affidano alle procure come ha fatto stamani il sindaco di Rossano, Antoniotti che ha inviato un esposto alla procura di Castrovillari e una ennesima missiva alla regione e al prefetto. “Dal dipartimento Ambiente della Regione Calabria - sottolinea il primo cittadino - si stanno reiterando errori su errori che stanno provocando danni incalcolabili, in ambito ambientale e sanitario, alla città e all’intero territorio. Non si può continuare a conferire in discarica quantitativi miserevoli lontani dal reale fabbisogno. Si rammenta – scrive il  sindaco - che il quantitativo giornaliero di conferimento rifiuti presso l’impianto tecnologico di Rossano, pari a 30 tonnellate, non è assolutamente conforme a poter far fronte all’enorme mole di spazzatura presente sulle strade. La stessa che – ricordiamo – si sta accumulando da oltre un mese a causa dei gravi disservizi prodotti dalla chiusura dell’impianto di Pianopoli, e non come erroneamente riportato dagli uffici regionali (che probabilmente disconoscono del tutto la problematica) a causa del blocco dei manifestanti su Bucita. Ritengo inammissibile, inoltre, che – ribadisce Antoniotti - nel sito di stoccaggio rossanese, sorto a servizio di 35 comuni del territorio della Sibaritide, si continui a far sversare compattatori provenienti da altri territori, ciò con l’ancora più gravosa situazione di ingolfare un impianto, così come facilmente riscontrabile, già di per se inadeguato a far fronte all’ordinarietà del servizio”. 

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