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Il dolore di Cassano
il sindaco dice
abbandonati da tutti

La notizia della barbara uccisione di Padre Lazzaro Longobardi, che ha profondamente turbato i sentimenti dell’intera città, ha raggiunto il Sindaco, Giovanni Papasso, nell’imminenza dell’inizio della seduta di giunta, precedentemente convocata in via ordinaria. La Giunta Municipale, che si è immediatamente recata sul luogo del barbaro omicidio, ha approvato un documento in cui  esprime dolore, sgomento ed indignazione e, principalmente, grande solidarietà verso la Chiesa di Cassano che, per mano   assassina, perde un ministro di Dio  semplice, buono, generoso, affabile, sempre disponibile ad aiutare gli ultimi. Nel documento approvato, il Sindaco e l’intera Giunta Municipale, ritengono che tale efferato delitto, che ha riaperto nell’animo della collettività una ferita mai rimarginata, per la crudele morte del piccolo Cocò, sia il frutto dell’emergenza culturale e sociale che imperversa in questo territorio. Un’emergenza resa ancora più  grave dalla crisi economica che sta mettendo in ginocchio l’intero territorio nazionale e che, in questa terra, fa sentire ancora più forte la sua nefasta influenza a causa di quello sviluppo sempre promesso e mai arrivato, che ha provocato un ritardo difficilmente colmabile. L’impossibilità di sfruttare al meglio le proprie risorse, per mancanza di interventi, per carenze strutturali e per quell’isolamento in cui la Calabria ed in particolar modo la Sibaritide vive, è causa di mancato sviluppo, che si traduce nella mancanza di opportunità di lavoro,  nella miseria,  nel degrado e nell’abbandono, ove matura il crimine e dove si consumano atti efferati come l’assassinio di Padre Lazzaro. Per questi motivi si torna ad invocare l’intervento di quello Stato, sempre più lontano ed assente e della Regione Calabria, che non può continuare ad essere silenziosa ed indifferente verso questa parte bella ed amara del territorio.

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