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Frode nautica
con leasing
chiuse indagini

Il nucleo di polizia giudiziaria dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Cetraro ha notificato un avviso di chiusura indagini preliminari emesso dall’Autorità Giudiziaria di Paola a carico del titolare di una concessionaria automobilistica dell’hinterland cosentino e di due liberi professionisti. Nel corso delle indagini svolte dalla Guardia Costiera di Cetraro è stato accertato che il titolare della concessionaria, il quale era autorizzato a tenere in leasing un’unità da diporto di poco inferiore ai 10 metri di lunghezza, di fatto se ne era appropriato a danno della società proprietaria, non pagando le rate del leasing e cedendola senza alcun contratto di vendita ad un secondo soggetto, un libero professionista. Quest’ultimo aveva a sua volta ceduto l’unità ad un terzo individuo, anch’egli un libero professionista, il quale allo scopo di rendere non identificabile l’unità aveva compiuto operazioni quali l’abrasione del numero di iscrizione mediante lucidatura dello scafo e l’abrasione della targhetta identificativa dello scafo apposta dal costruttore. Inoltre, spacciandosi per il proprietario, aveva denunciato il finto smarrimento dei libretti d’uso dei due motori e delle relative polizze assicurative.Tutto ciò all’evidente scopo di eludere il regime di pubblicità imposto dall’articolo 16 del Codice della Nautica da Diporto per le unità in locazione finanziaria e di impossessarsi illecitamente di quell’unità inferiore ai 10 metri di lunghezza, rientrante cioè nella categoria dei natanti da diporto per i quali non vige l’obbligatorietà d’iscrizione, bensì il principio dei beni mobili non registrati “possesso in buona fede vale titolo”. I tre indagati, devono rispondere a vario titolo di appropriazione indebita aggravata, ricettazione, riciclaggio, falsità ideologica di privato in atto pubblico e falsa attestazione a pubblico ufficiale sulla propria identità.

 

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