La protesta è scattata a mezzanotte. Un gruppo di cittadini presidia la strada di accesso che porta all'impianto di lavorazione dei rifiuti in contrada San Nicola a Celico, nella presila cosentina. I cittadini, provenienti da diversi paesi della zona, hanno dormito al freddo, sotto le tende e dentro i furgoni. Non accettano la decisione delal Regione, secondo la quale l'impianto dovrebbe accogliere, seppur per un tempo limitato, rifiuti provenienti da tutta la Calabria. " Non ci stiamo, perchè questa non è una discarica - dicono i manifestanti- checchè ne dica la Regione: si tratta di un impianto di compostaggio gestito da una società privata e qui arrivano i carichi di raccolta differenziata. Sono senza autorizzazioni dal 2008 e anche la Provincia di Cosenza ha negato loro il rinnovo". I dimostranti annunciano di voler protestare ad oltranza. Il comune di Celico, intanto ha vietato l'utilizzo della strada che porta verso contrada San Nicola, dove sorge l'impianto di compostaggio, ai mezzi pesanti, motivando il provvedimento con una situazione oggettiva di dissesto della rete viaria. E' stato inoltre annunciato come imminente un incontro congiunto tra le amministarzioni comunali della presila ( Celico, Casole Bruzio, Trenta, Spezzano Sila, Spezzano Piccolo, Pedace, Serra Pedace, Lappano e Rovito) per discutere della vicenda ed approvare un documento unitario contro l'utilizzo dell'area come discarica.
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