La Corte di Appello di Catanzaro ha concesso gli arresti domiciliari alla mamma del piccolo Cocò, il bambino di 3 anni di Cassano, ucciso e bruciato insieme al nonno e ad una donna marocchina. Antonia Maria Iannicelli non potrà però subito lasciare il carcere perché è pendente un’altra vecchia condanna definitiva a tre anni per droga che sta finendo di scontare e la cui competenza, essendo la Iannicelli non ancora maggiorenne al momento dei fatti, è del Tribunale dei minori di Catanzaro. Una istanza urgente sarà perciò presentata stamane dagli avvocati della donna, Liborio e Angela Bellusci, anche al giudice di sorveglianza del Tribunale di Catanzaro. La speranza è che la mamma del piccolo Cocò possa raggiungere le sue due bambine nella casa famiglia dove sono ospitate assieme ai cuginetti e a tre zii. Le indagini sulla triplice esecuzione intanto proseguono. I carabinieri hanno scoperto che “Betty” Taoussa, la compagna di Giuseppe Iannicelli, s’era sposata civilmente nell’ottobre del 2013 a Lungro con un uomo con cui ha convissuto solamente per cinque giorni. Il matrimonio sarebbe stato un espediente attuato per acquisire la cittadinanza italiana.
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