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In località protetta
sorelline di Cocò

Eseguito il provvedimento del tribunale dei minori di Catanzaro. Hanno lasciato Cassano nel primo pomeriggio per raggiungere la struttura protetta, individuata dagli inquirenti, le sorelline di Cocò, il bimbo ucciso e dato alle fiamme insieme al nonno e alla giovane convivente. Insieme a loro la zia Simona, detenuta che era ai domiciliari e si occupava delle piccole, i tre cuginetti e lo zio quindicenne. Un provvedimento disposto nell’ambito delle misure di sicurezza per la famiglia di Jannicelli fino a quando non saranno chiari moventi ed esecutori del triplice, efferato omicidio. I familiari dell’uomo, infatti sono ritenuti tutti ad alto rischio. Anche il marito di Simona Jannicelli ha lasciato Cassano. Per lui è stata trovata una sistemazione nella località dove si trova la struttura protetta. Intanto, domani affidamento ufficiale dell’incarico da parte dei magistrati della DDA al medico legale (dovrebbe essere Arcangelo Fonti intervenuto nell'immediatezza del ritrovamento dell'auto bruciata) per l’esame autoptico sui resti delle vittime, esame che si spera, per quanto complesso, potrà dare elementi utili a stabilire la dinamica dell’agguato oltre che identificare con certezza i cadaveri di Jannicelli e della convivente marocchina completamente distrutti dalle fiamme.

 

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