I cittadini di Pietrafitta non mollano. Gli striscioni affissi alle mura del convento "tutta la presila si mobilita" " Il convento non si tocca" ed ancora significativamente "Convento occupato" raccontano l'intera storia di una struttura religiosa difesa dai fedeli. In molti hanno sfidato il freddo pungente della collina e trascorso la notte tra le mura sacre per opporre fisicamente resistenza alla decisione di trasferire i due frati rimasti, padre Franco Chilelli e frate Francesco Tudda a Bisignano. Sono rimasti solo in due al convento e la domenica tornerebbero- assicurano per la messa. Ma chiudere il convento di Sant'Antonio simbolo della cittadina da queste parti è inaccettabile. Il sindaco, Antonio Muto, è perentorio " Non possiamo permettere che 400 anni di storia vengano cancellati". La fiaccolata a cui hanno perso parte gli amministratori del comprensorio presilano e la speranza che è nel racconto popolare, nelle parole pronunciate da Sant'Umile che avrebbe detto: "Questo convento non sarà mai chiuso". Nella realtà spunta l'ipotesi di un'associazione a cui la struttura sarebbe stata assegnata. Quale destino per il convento? Intanto i cittadini, credenti e non credenti hanno deciso : sarà civile e dura resistenza.
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