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Attività tutela
i numeri del CFS

Un anno intenso caratterizzato da un costante presidio operativo per la prevenzione e repressione dei reati ambientali nel Parco. E’ ciò che emerge dall’attività di controllo svolta  nel Parco Nazionale del Pollino dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato, Coordinamento Territoriale per l’Ambiente. Una attività posta in essere dai 21 comandi stazione dislocati nel territorio calabro-lucano (12 in Calabria) e due uffici che sono stati impegnati su più fronti nell’anno appena trascorso. Particolarmente alta l’attenzione rivolta  agli incendi boschivi, nonostante l’anomala stagione climatica. Il coordinamento delle operazioni di spegnimento nel versante calabrese  ha visto impegnati gli uomini del CFS in 20 incendi all’interno dell’area protetta versante calabro (51 nel 2012), in gran parte concentrati nel periodo Giugno-Settembre con una superficie boscata percorsa dalle fiamme di 87 ettari. 39 le persone denunciate per violazione di vari reati ambientali e 17 per violazione alla legge sulla caccia. Nel 2013 i Forestali in servizio nel lato calabrese del Parco Nazionale del Pollino hanno effettuato 593  controlli che hanno riguardato in particolare l’agroalimentare (209),i rifiuti e gli scarichi (45),il benessere e la protezione degli animali (192) e le utilizzazioni boschive (97). 26 i sequestri effettuati e 167mila euro l’ammontare delle sanzioni amministrative irrogate (108 nel 2012). Durante l’anno il personale del CFS ha anche informato e assistito escursionisti e cercatori di funghi, intervenendo efficacemente in diverse operazioni di Soccorso. Il CFS all’interno dell’area protetta si avvale oltre che di un reparto a Cavallo e collabora anche al servizio “Meteomont”, presente a Campotenese e Rotonda  per le previsioni meteo. 

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