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Migliorano i conti e
i livelli di assistenza

  La sanità calabrese “aggredisce” la griglia dei Lea, i livelli essenziali di assistenza, e risale la china entrando nella seconda fascia. Il più alto grado di “virtuosità” significa più efficienza nella gestione di numerosi settori di assistenza al malato. Il dato è stato confermato ieri dal Tavolo Massicci, l’organo di verifica della sanità commissariata che si è riunito al Ministero dell’Economia, presenti il commissario Scopelliti e i sub commissari Pezzi e Urbani. Agli apprezzamenti sui risultati conseguiti nei Lea - un traguardo importante a cui ha lavorato personalmente Scopelliti - si sono aggiunti quelli sui conti chiusi al secondo trimestre del 2013, che denotano un andamento positivo, anche se la sanità calabrese attende da Roma ancora gran parte del primo mutuo contratto, pari a 428 milioni di euro dei quali solo 179 erogati. Ora l’attenzione si concentra sul Programma operativo 2013/2015, del quale si deve fare una nuova stesura. Il generale Pezzi ha chiesto che venga rivista la parte relativa la governance, vale a dire al “chi deve fare cosa”. Intanto al dipartimento regionale della Salute mutano gli equilibri dopo la riorganizzazione avviata dalla Giunta regionale, che ha sdoppiato quasi tutti i settori, passati da sei a dieci. E si parla anche, in positivo, di un «generale cambiamento di clima».

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