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Sindacato boccia
dirigente "Fermi"

"Quello  a cui stiamo assistendo al liceo scientifico “Fermi” di Cosenza, per l’ennesima volta, è inaccettabile e supera l’assurdo. Nell’ultima  riunione del Consiglio di Istituto il dirigente scolastico  ha proposto di effettuare corsi di recupero per gli alunni in difficoltà utilizzando gli stessi docenti che al mattino effettuano regolarmente servizio presso il Liceo Scientifico e verosimilmente, cosa inaudita, con il contributo economico delle famiglie." E' quanto denuncia la Cgil Scuola di Cosenza  "E’ superfluo ricordare- aggiungono i segretari regonle e provinciale della Flc Cgil, Trotta ed Assalone-   come nelle scuole pubbliche della Repubblica italiana non esista l’ “intra moenia”,  e come sia impossibile e addirittura non prevista da nessuna norma, far pagare le famiglie per attività di recupero delle attività curricolari degli studenti che necessitano un supporto didattico  al fine di recuperare le lacune che si dovessero presentare nel corso dell’anno scolastico."  "La dirigente di questa scuola - si sottolinea- sta provando a compiere una spericolata operazione dal sapore classista ed escludente, che si accompagna ad una convenzione stipulata con la banca UBI-Carime per finanziare il prestito di una somma con “condizioni agevolatissime” per far fronte alle spese per “corsi di sostegno/studio”. L’invito alle famiglie ad indebitarsi, cioè, per pagare attività promosse dalla scuola rappresenta una lesione dei diritti costituzionalmente sanciti.""L’intera Organizzazione Sindacale FLC-CGIL  sia provinciale che regionale esprime la sua più netta e totale contrarietà ad ogni ipotesi- conclude il sindacato- del genere ed ha già  avviato in ogni ambito le necessarie iniziative utili per bloccare questo progetto, chiaramente illegittimo oltre che discriminatorio, rendendone partecipe l’Ufficio Scolastico Regionale, la Regione Calabria ed il MIUR".

 

 

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