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Ordinazione sacerdotale
per Nicola Docimo

Da San Vincenzo La Costa, piccolo centro del cosentino, a Capriate nel bergamasmo. In mezzo una forte vocazione. E cosi Nicola Docimo, un giovane come tanti, ha ora preso i voti. E’ entrato nell’ordine dei Camilliani, i “Ministri degli Infermi”.   La vocazione gli è scoppiata dentro, dapprima ha pensato che fosse solo la forte fede, poi si è reso conto che Dio aveva in serbo per lui una missione importante e ha deciso di rispondere si. E lo ha fatto scegliendo non la più comoda strada del sacerdozio nelle parrocchie o negli uffici ecclesiastici, ma tra i malati, tra la gente che soffre entrando tra i Camilliani, l’ordine fondato nel 1500 da San Camillo De Lellis, che da secoli presta assistenza amorevole e professionale oltre che spirituale agli infermi in tutto il mondo. Dopo il noviziato, i voti. La cerimonia nella Cappella della Casa di riposo "Cerruti" a Capriate San Gervasio. Nicola e  altri tre novizi, Salvo Giuffrida, Antonio Grassi, Salvatore Postillo, durante la solenne celebrazione presieduta da  Padre Rosario Mauriello, Superiore Provinciale della Provincia Siculo-Napoletana, hanno professato la loro fede, hanno ricevuto l’abito religioso con l’inconfondibile croce rossa, la costituzione e le disposizioni generali dell’ordine. I sacerdoti Camilliani fanno voto di castità, povertà e obbedienza, mettono a rischio la propria vita per assistere gli infermi. Emozionantissimi i genitori di Nicola Docimo che hanno sempre sostenuto la scelta del figlio e che gli sono stati accanto, insieme alla sorella, ai cugini, anche nel momento importante della professione dei voti. La sua lontananza da casa sicuramente ci pesa, ma è un sacrificio che facciamo volentieri, hanno detto,  di fronte alla gioia di Nicola nel fare del bene agli altri. Un messaggio per tanti giovani che sprecano la vita o che vivono nei falsi miti!

 

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