Entrano in comune ubriachi prima ancora che gli uffici siano aperti al pubblico, cominciano a chiedere un lavoro, un lavoro subito e quando si sentono rispondere che non è possibile scatenano l’inferno: buttano in aria le suppellettili, sfasciano qualsiasi cosa si trovino di fronte, sedie e scaffali vengono scaraventati anche all’esterno. I dipendenti presenti intimoriti chiamano i carabinieri che intervengono immediatamente, dalle descrizioni individuano i due e li arrestano. E'’ successo a Lungro. Le manette sono scattate per un ventenne e un ventottenne del posto, disoccupati, che dopo le formalità di rito sono stati rilasciati e denunciati a piede libero. Il danno stimato per l’ente è di circa 400 euro. Un episodio grave che testimonia l’innalzamento pericoloso delle tensioni sociali. Tensione che viene riversata spesso proprio sui comuni, primo e unico, in molti casi, referente dello stato sul territorio.
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