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Paola smantellata
l'accusa dell'USB

Punta l’indice contro i dirigenti di Trenitalia, disinteressati alla Calabria e al  cosentino in particolare e contro il sindacato confederale incapace di difendere occupazione e crescita, il segretario dell’USB, Luigi Puntorieri che lancia l’allarme sull’inesorabile smantellamento della stazione di Paola. Mentre si profilano nuovi, pesanti tagli ai treni regionali, il polo ferroviario più importante del cosentino, ricorda Puntoriero, ha già perso il deposito locomotive, la gestione merci, l’assistenza alla clientela, Ferrotel, personale viaggiante, impianto cargo e Dm. Devastanti le ricadute sul territorio. La stazione di Paola rischia di essere una spettale cattedrale nel deserto. Eppure, rintuzza il segretario dell’Unione Sindacale di Base, nessuno sembra preoccuparsi: i dirigenti di FS sono quasi tutti siciliani, campani, pugliesi e poco interrelati al territorio calabrese;  le sigle sindacali confederali calabresi hanno dato l’ok al prepensionamento di numerose unità e si accontentano di  salvaguardare solo  Reggio Calabria. Meno ferrovieri, meno treni, meno servizi. Puntorieri chiama alla mobilitazione associazioni, enti locali, politici per salvaguardare il servizio ferroviario in Calabria e con esso anche i livelli occupazionali. 

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