“Sono una mamma che chiede l’attenzione e la solidarieta’ della gente comune e delle istituzioni, tutte”. Inizia cosi l’accora lettera appello di una mamma di Marzi, piccolo comune del cosentino, che si è vista negare il servizio di scuolabus per il figlio che frequenta la scuola dell’obbligo. Motivo, a quanto afferma la donna, la frazione di Orsara, dove la famiglia risiede, sarebbe irraggiungibile con i mezzi di trasporto. Una giustificazione che non convince la mamma che sottolinea come la stessa zona sia stata “regolarmente accessibile alle migliaia di persone che hanno affollato la manifestazione estiva “Tradizioni Popolari. Con l’inizio del nuovo anno scolastico 2013/2014 hanno inteso privare mio figlio del diritto allo studio in barba alla condizione di studente della scuola dell’obbligo e hanno cosi’ deciso di tagliare il servizio di trasporto scolastico in violazione dei principi fondamentali sanciti dalla costituzione italiana (art. 3 e 34). E’ semplicemente vergognoso! Come si può essere fieri – continua l’appello-denuncia - di distruggere cio’ che i nostri padri hanno costruito a beneficio delle generazioni che rappresentano il futuro del nostro paese?”. E’ una storia triste, piena di vergogna per un “paese da oscar”, conclude la mamma riferendosi al fatto che questo paese ha dato i natali a Mauro Fiore, il direttore di fotografia americano che nel 2010 ha vinto l’Oscar con il film Avatar. .