Sarà l’autopsia disposta dal procuratore di Castrovillari, Franco Giacomantonio, in programma per martedì prossimo, a stabilire se nella vicenda del feto di sette mesi nato morto nell’ospedale del Pollino, ci sia stata qualche responsabilità da parte dei medici oppure se è stata la tragica, inevitabile conseguenze di una appendicite di cui la madre soffriva e pare non diagnosticata dai medici. Le indagini, coordinate dal locale commissariato, sono partite dopo la denuncia dei genitori. La giovane mamma si sarebbe rivolta al nosocomio di Castrovillari per dei forti dolori all’addome, ma sarebbe stata rimandata a casa. Dolori provocati dalla gravidanza le avrebbero detto. Poi visto il perdurare degli stessi si sarebbe rivolta all’ospedale civile dell’Annunziata e pare stessa risposta. Dopo qualche giorno il parto prematuro con il feto nato morto. Al momento gli avvisi di garanzia, atto dovuto sottolineano in procura, sono stati notificati solo ai sanitari dell’ospedale della città del Pollino che hanno avuto a che fare con la donna. Resta il dolore inconsolabile della giovane coppia.