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Dissesto idrogeologico
lettera al Prefetto

provincia cosenza

Il presidente della Provincia di Cosenza Mario Oliverio è preoccupato. La brutta stagione è ormai alle porte e, come ogni anno, la fragilità del nostro territorio desta serie e non poche preoccupazioni. La recente vicenda dell’esondazione del fiume Crati che ha inondato il Parco Archeologico di Sibari facendo rimbalzare la Calabria agli onori della cronaca nazionale e internazionale, ha messo in evidenza, tra l’altro, di quanto bisogno ci sia in Calabria ed in provincia di Cosenza di investimenti e risorse che permettano interventi rapidi e strutturali che pongano la difesa del suolo e la mitigazione del rischio idrogeologico al centro di azioni e interventi che abbiano quale scopo primario la salvaguardia delle comunità. 
Per questo motivo Oliverio ha preso carta e penna e ha scritto al nuovo Prefetto di Cosenza Gianfranco Tomao per sollecitare un incontro istituzionale tra gli enti interessati al fine di intraprendere un percorso efficace e, nello stesso tempo, celere per definire il completamento delle procedure in itinere finalizzate alla mitigazione del crescente dissesto idrogeologico e, in particolare, alla realizzazione per gli interventi di messa in sicurezza e sistemazione degli argini del fiume Crati, per i quali vi è una destinazione di quattro milioni di euro nella disponibilità del commissario preposto agli interventi di sistemazione idrogeologica.
“Come è noto -scrive Oliverio nella lettera al Prefetto di Cosenza- l’Accordo di Programma Quadro in oggetto sottoscritto in data 25 novembre 2010 tra il Ministero dell’Ambiente e la Regione Calabria comprende numerosi interventi di mitigazione del rischio idrogeologico la cui attuazione è di importanza fondamentale per questa provincia e in generale per l’intero territorio regionale, colpito negli ultimi anni da ripetuti eventi alluvionali che hanno aggravato le già precarie situazioni preesistenti. In particolare lo scorso inverno si è verificato un fenomeno di erosione degli argini del fiume Crati che ha provocato l’inondazione del sito archeologico di Sibari con gravi danni alle strutture ed all’immagine di una delle eccellenze archeologiche più importanti a livello nazionale ed internazionale”.
“Ciò premesso –prosegue il presidente della Provincia di Cosenza- si chiede alla S.V. di valutare l’opportunità di convocare un incontro istituzionale tra gli enti interessati al fine di intraprendere un percorso efficace e nello stesso tempo celere a definire il completamento delle procedure in itinere"."Tale richiesta -conclude Oliverio- scaturisce dall’approssimarsi della stagione invernale che desta preoccupazione per gli eventuali eventi meteorologici sfavorevoli che potrebbero causare ulteriori ritardi nella realizzazione delle opere di sistemazione degli argini del fiume Crati”.

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