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«Assunzioni mafiose
alla Sacal»

Mentre nell’aeroporto lametino si registrano dati record sul traffico arriva una “bomba” dal Comune lametino: il ritiro dal consiglio d’amministrazione della Sacal. Nella società che gestisce lo scalo il Comune ha il 21%, quota di maggioranza relativa, e chiede l’azzeramento del Cda dopo l’arresto dell’ex vicepresidente Gianpaolo Bevilacqua accusato d’essere affiliato al clan mafioso che controllava Lamezia Est fino a pochi mesi fa. A parlare dell’esponente del PdL è il boss pentito Giuseppe Giampà. Il sindaco di Lamezia Gianni Speranza vuole assolutamente «eliminare qualsiasi ombra sull’aeroporto». Anche perchè secondo lui sono stati assunti dalla Sacal «affiliati di una cosca vibonese». Su questo c’è uno scambio di lettere incandescenti tra Speranza ed il presidente della società Massimo Colosimo. Secondo il boss Giampà, in un interrogatorio del 13 febbraio scorso, il suo clan non aveva influenza sull’aeroporto, perchè il quartiere di Sant’Eufemia è sotto il controllo di Vincenzino “Moretto” Iannazzo. Il boss Giuseppe Giampà ha pure dichiarato che la cosca Iannazzo con l’«appoggio» politico di Bevilacqua, personaggio influente nel PdL avrebbe gestito appalti all’aeroporto, il noleggio auto e alcune assunzioni di comodo.

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