La caccia in Calabria aprirà ufficialmente il 15 settembre, ma già nella giornata di pre-apertura sono stati messi a segno i primi interventi per reprimere il fenomeno del bracconaggio. La polizia provinciale di Cosenza, durante un servizio mirato, ha infatti sequestrato 3 fucili, 35 esemplari di fauna protetta e richiami acustici non consentiti dalla legge. Tre le persone denunciate, due lungo il Crati tra Montalto Uffugo e Rose e una a Corigliano in località Thurio. Nel primo caso le due persone di San Pietro in Guarano sono state sorprese mentre riponevano in auto i fucili ed una busta di plastica molto grande, contenente 14 esemplari di colombo selvatico (Columba Livia), una specie protetta, abbattuti nelle ore precedenti. Sullo jonio la denuncia è scattata per un cacciatore residente ad Afragola (NA) sorpreso in possesso di ben 21 esemplari di fauna abbattuta, appartenenti alle specie “Alzavola” e “Mestolone”, specie cacciabili solo a partire dal 15 settembre, nonché di un congegno elettromagnetico utilizzato come richiamo acustico riproducente il canto degli uccelli cacciati.
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