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L'Arpacal conferma
tracce inquinamento

mare sporco

“I valori di escherichia coli dei campioni d’acqua di mare prelevati nei pressi della foce del torrente Fiumicello che si trova nel comune di Grisolia sono superiori rispetto a quelli stabiliti dalla normativa sulla balneazione. Ciò dovrebbe determinare un provvedimento da parte del Sindaco della cittadina tirrenica cosentina di interdizione della “balneazione alla foce del torrente e nel tratto di mare strettamente limitrofo”. E’ quanto comunica il dr. Edoardo Fiorino, dirigente del Dipartimento provinciale di Cosenza dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (Arpacal), che ieri ha ricevuto i referti finali delle analisi eseguite dai laboratori Arpacal di Cosenza sui campioni prelevati domenica pomeriggio a Santa Maria del Cedro, con la collaborazione della Guardia Costiera di Diamante, a seguito di alcune delle diverse segnalazioni che stanno giungendo al Numero Verde 800.331929 dell’Arpacal. Dunque, dopo la clamorosa protesta di un nutrito gruppo di bagnanti che ha bloccato per alcune ore la SS 18 nel tratto di Santa Maria del Cedro per richiamare l’attenzione sul mare sporco, il colpo di scena. Gli ultimi  rilevamenti hanno riscontrato una sorgente di inquinamento. Negli interventi del 18 agosto scorso, e più precisamente quelli contraddistinti dai codici 180813CS007 e 180813CS004, dopo i campionamenti delle acque superficiali del fiume Abatemarco e del torrente Fiumicello, ed a conclusione dell’attività di analisi di laboratorio che ha una tempistica standardizzata dalla normativa nazionale – fa sapere l’Arpacal-  si è accertato il superamento dei valori per il torrente Fiumicello, mentre valori nella norma per l’Abatemarco che ricade nel comune di Santa Maria del Cedro. 

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