«Sei stata tu?». «Sì, signor giudice. Ho ucciso mio padre e poi l’ho fatto a pezzi...». Stefania Chiurco ammette per la prima volta d’aver ucciso il padre. Schiacciata dal peso del rimorso ha chiesto di essere sentita dal pm Silvia Fonte Basso. E davanti al magistrato inquirente e ai suoi legali, gli avvocati Roberto Laghi e Alberto Carelli Basile, in una saletta riservata del carcere di Castrovillari, ha svelato l’incubo che la tormenta, ormai, da gennaio. Ha parlato mentre i suoi occhi sembravano allontanarsi, superare il muro col filo spinato e spingersi verso l’infinito. Ha parlato raccontando quello che le investigazioni scientifiche avevano già svelato da tempo. Stefania avrebbe ucciso suo padre, il professor Riccardo Chiurco e poi ne avrebbe ridotto il corpo in piccoli pezzi.
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