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Truffa all’Ue,
reati prescritti

Reati estinti per intervenuta prescrizione e, solo per un imputato e per un solo capo d’i mputazione, assoluzione “p e rchè il fatto non sussiste”. È questa la sentenza emessa dal giudice monocratico del Tribunale di catanzaro, Domenico COmmodaro (cancelliere Vitaliana Di Lieto) nei confronti di undici imputati accusati, a vario titolo, di truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche, tentata truffa aggravata, abuso d’ufficio, turbata libertà degli incanti e favoreggiamento, nell’ambito dell’inchiesta su presunti illeciti connessi alla concessione di fondi pubblici per l’attuazione di corsi professionali finanziati dalla Regione Calabria. L'assoluzione per uno dei capi d’accusa è stata disposta nei confronti di uno dei principali imputati, Oscar Leotta, mentre rispetto a tutte le altre accuse e per tutti gli altri imputati il Tribunale ha sentenziato il non doversi procedere per intervenuta prescrizione. Gli imputati sono: Oscar Leotta, legale rappresentante della "Formazione europea scarl"; Carmine Cutruzzolaro, legale rappresentante della "Body Line srl"; Giuseppe Soda, gestore del pub "Antes"; Saverio Patea, gestore dell'hotel ristorante "La brace"; Giuseppina Puccio, titolare dell'agenzia viaggi "Lopez"; Anna Principe, funzionario dell'assessorato regionale alla Formazione professionale; Benito Buttiglione, dirigente pro-tempore dell'ufficio coordinamento provinciale alla formazione professionale della Regione; Giuseppe Sconza Testa, componente del consorzio "Form.a.re"; Domenico Racina, preside del liceo artistico di Catanzaro; Caterina Bruni, istruttore al Coordinamento provinciale alla formazione professionale della Regione; Alfonso Paonessa, segretario del liceo artistico di Catanzaro. Nel collegio difensivo figurano, tra gli altri, gli avvocati Salvatore Staiano, Piero Chiodo, Enzo Ioppoli, Sergio Rotundo, Enzo De Caro, Piero Funaro e Piero Mancuso.

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