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Tir contro bus, il
bielorusso ubriaco da ore

Il Tir della morte è finito sotto chiave. Per tutta la giornata di domenica lo avevano ispezionato gli esperti della Stradale di Trebisacce che ieri hanno redatto un dettagliato rapporto per i magistrati. Una mezza dozzina di cartelle dattiloscritte che descrivono la sequenza di morte sulla Statale 106. Nelle prossime ore il mezzo sarà studiato in ogni sua parte da un perito che il capo dei pm di Castrovillari, Franco Giacomantonio, ha deciso di nominare per spazzare via gli ultimi dubbi. L’inchiesta sulla strage degli emigrati è già avanti. Nel registro degl’indagati è stato iscritto l’autista dell’au - toarticolato. Valiantisin Skramblevich, 33enne bielorusso, è in stato di fermo in attesa dell’udien - za di convalida. Il pm Maria Sofia Cozza gli contesta il reato di omicidio colposo plurimo. Si sarebbe messo alla guida in evidente stato d’ebbrezza. Gli agenti hanno rilevato un tasso alcolemico nel sangue ben oltre il limite consentito dal codice della strada (0.5). Qualche ora più tardi, invece, il valore misurato in ospedale era di quattro volte il massimo. L’auto - trasportatore, in base alla “scatola nera” del camion, era ripartito dalla stazione di servizio di Rogliano sull’A3 dove, forse, potrebbe aver fatto il “pieno”anche di sostanze alcoliche. Skramblevich, che è difeso dall'avvocato messinese Giovanni Caroé, verrà interrogato nelle prossime ore dal gip Anna Maria Grimaldi. Secondo la ricostruzione plano-fotografica dei poliziotti, il Tir, diretto verso Nord, sarebbe andato incontro al suo destino investendo su una fiancata l’autobus, che invece era diretto a Mesoraca.

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