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PalaGiustizia, il sogno
è diventato incubo

Il diritto all’oblio non può essere riconosciuto al nuovo Palazzo di Giustizia. Quel cantiere di Sant’Anna reclama giustizia, merita di essere monitorato con cura e di restare costantemente sotto i fari dell’attenzione pubblica. Per evitare che anche il suo destino possa essere presto etichettato come «la solita incompiuta». Anche il presidente di Confindustria Reggio Andrea Cuzzocrea recentemente ha espresso pubblicamente tutti i suoi dubbi in materia: «Qual è la situazione del nuovo Palazzo di Giustizia? Possibile che nulla si muova?». Qualcosa, invece, si sta muovendo. Anzi questa storia, che vede sul ring il Comune e l’impresa Bentini, si sta giocano su due piani diversi: uno sul piano sindacale e l’altro sul piano giudiziario. Nei giorni scorsi, proprio nella sede di Confindustria si è svolto incontro tra i sindacati di categoria e il responsabile del personale della Bentini per quanto riguarda la situazione degli operai e si è parlato anche dello “stato di salute” del cantiere. I sindacati hanno chiesto alla Bentini di onorare i debiti con gli operai (quasi 40) dopo il secco no dell’Inps alla cassintegrazione e questa si è detta disponibile a farlo. Tuttavia ha chiesto ancora qualche giorno di pazienza poiché il prossimo martedì ci sarà un momento cruciale per la vita dell’impresa faentina.

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