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Il Comune si è
scordato di riparare
i depuratori

L’allarme. La comparsa dei tanti cartelli col divieto di balneazione, da un capo all’altro del litorale cittadino, ha provocato la reazione preoccupata dei reggini che si sono visti ridotti al minimo gli spazi dove poter fare un tuffo in mare.

I controlli. I divieti di balneazione erano legati ai risultati dei controlli effettuati dall’Arpacal nel secondo semestre dell’anno e che avevano certificato la presenza dell’inquinamento in vari punti, da Catona a Gallico, da Pentimele a Pellaro, da Calamizzi ad Archi, passando per Lido Comunale, Circolo Nautico e Porto.

I finanziamenti. Per rimediare alla grave situazione sul fronte dell’inquinamento non bisognava far altro che utilizzare i finanziamenti messi a disposizione del Comune capoluogo dalla Regione. A cominciare dai 3,5 milioni di euro stanziati nell’ambito della programmazione straordinaria con fondi del Por Calabria Fesr 2007-2013.

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