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Progetto Mab Unesco
Regione sostiene Parco

Foto gazzetta del Sud

Nuovo passo in avanti del Parco Nazionale della Sila per la candidatura dell'area protetta a Riserva della Biosfera del Programma MAB Unesco quale patrimonio dell’umanità. Con il convegno, presso il Centro Visite “Cupone” di Camigliatello Silano a cui hanno preso parte gli assessori regionali, Michele Trematerra (Agricoltura e Foreste), Alfonso Dattolo (Urbanistica e Governo del Territorio), Giacomo Mancini (Bilancio e Programmazione), Francesco Pugliano (Politiche dell’Ambiente), il Parco Nazionale della Sila ha incamerato il sostegno finanziario e politico della Regione Calabria per il Progetto Mab Unesco. Sostegno anche dell’inviato del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Mauro Sorbelli, componente anche del Comitato Nazionale Unesco, che si è dichiarato fiducioso del riconoscimento del prestigioso titolo dell’Unesco “significherebbe per il territorio del Parco e per tutto il territorio attiguo- è stato sottolineato- un volano di sviluppo e di crescita economica e sociale a livello di promozione occupazionale per gli effetti turistici- ambientali, culturali e storici”. “La candidatura del Parco della Sila avendo già superato la fase preliminare di valutazione – ha sottolineato la Presidente, Sonia Ferrari – è di estrema importanza l’avvio di alcune attività strategiche che implica l’attivo coinvolgimento del territorio, beneficiario delle straordinarie opportunità di sviluppo sociale ed economico che ne deriverebbero.” E’ toccato al direttore, Michele Laudati, fare il punto sulla situazione del Parco della Sila alla luce della candidatura del Programma Mab Unesco, che ha comportato un grosso lavoro progettuale ed elaborativo avviato nel 2010 secondo le linee di intervento previste dal nuovo POR 2014/2020, secondo il quale è necessario ed opportuno svolgere attività di sollecitazioni del territorio prevedendo azioni di animazione rivolte agli stakeholders, alla Regione Calabria, alle Università e alle collettività, alle associazioni di categoria, imprenditoriali, datoriali e sindacali.

 

 

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