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16enne uccisa e bruciata
fidanzato sotto torchio

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Una sedicenne uccisa ed il corpo parzialmente carbonizzato e la posizione del suo fidanzatino coetaneo al vaglio degli investigatori col sospetto terribile che sia stato lui ad ucciderla, magari in un raptus di gelosia: sono gli elementi dell'ennesimo femminicidio compiuto nel nostro Paese. Teatro della tragedia, resa ancora più terribile dall'età dei protagonisti, Corigliano Calabro, paese della fascia ionica cosentina. Della ragazza, F.L., che avrebbe compiuto 16 anni il 13 giugno prossimo, si erano perse le tracce ieri, dopo l'uscita dall'istituto per ragionieri che frequentava. I genitori, una famiglia "perbene", come la descrivono in paese, hanno atteso il pomeriggio. Già lo scorso anno si era allontanata da casa ed era stata rintracciata dopo alcuni giorni a casa di amici a Bologna. Ieri, nel pomeriggio, non vedendola rientrare, hanno presentato denuncia ai carabinieri. Dopo la denuncia, i militari sono tornati a sentire quel ragazzo che si era presentato al pronto soccorso dell'ospedale di Corigliano con delle ustioni al volto di cui inizialmente non aveva voluto parlare. Il ragazzo, già conosciuto dalle forze dell'ordine per piccoli fatti, avrebbe raccontato di essere stato aggredito e, sotto le insistenze degli investigatori, si sarebbe spinto a fare anche dei nomi dei suoi presunti aggressori che, a suo dire, lo avrebbero voluto punire per certi suoi comportamenti. Un racconto, però, che sin dall'inizio non ha convinto i carabinieri, a maggior ragione dopo la denuncia di scomparsa di F.L., che molti, in paese, sapevano frequentasse il ragazzo. Una storia contrastata la loro, almeno a sentire il racconto che stasera veniva fatto per le strade di Corigliano. La svolta in serata quando, con ogni probabilità, il ragazzo ha fornito indicazioni per trovare il corpo della fidanzatina. un ritrovamento che, infatti, non è avvenuto casualmente. Cosa abbia detto agli investigatori, però, è coperto da uno stretto riserbo. Sul luogo dove è stato trovato il corpo sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Corigliano e del reparto operativo di Cosenza, con il comandante provinciale Francesco Ferace. Il ragazzo si trova adesso in una caserma dei carabinieri dove sarà sentito dal magistrato della Procura dei minori con tutte le garanzie previste dalla legge per questi casi. Al momento nessun provvedimento è stato preso nei suoi confronti, ma nel corso della notte la sua posizione sembra destinata a cambiare. (ANSA).

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