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Bomba in agezia
sopralluogo artificieri

Eseguito stamani dai carabinieri della compagnia di Scalea guidati dal cap. Vincenzo Falce e dagli artificieri del comando provinciale di Cosenza un accurato sopralluogo nei locali dell’Agenzia immobiliare Rotondaro  di Scalea, sventrati sabato notte da una violenta esplosione che ha innescato anche un incendio. Gli specialisti dell’arma hanno analizzato la scena del crimine, hanno raccolto elementi utili per accertare la natura della deflagrazione. L’ipotesi più accreditata è quella dell’intimidazione. A distruggere gli uffici e tutto quello che contenevano a cominciare dall’archivio per finire alla banca dati sicuramente un ordigno, ma per suffragare questa tesi è necessario individuare i resti della bomba ed escludere l’eventualità di un corto circuito, cosa che da una prima lettura dei fatti appare assai improbabile. Già ma chi e perché ha collocato l’ordigno? Chi ha voluto inviare un messaggio sinistro in maniera cosi plateale? Una richiesta estorsiva non soddisfatta, uno sgarro, una vendetta? E perché provocare la distruzione del materiale documentale? Tanti gli interrogativi per un’azione che ha sconvolto Scalea. Il fragore dell’esplosione ha svegliato i residenti della zona, ma è stata avvertita in tutta la cittadina. I danni sono ingenti, la sede, nella parte che affaccia nel cortile interno dell’edificio,  è stata distrutta completamente. E per poco non si è sfiorata la tragedia visto che la stessa è situata in un complesso di case e che al piano di sopra abitano due anziani disabili, messi in salvo dal pronto intervento dei vigili del fuoco che hanno impiegato alcune ore per spegnere le fiamme. Gli inquirenti hanno sentito i proprietari dell’agenzia immobiliare che al momento non hanno saputo fornire spiegazioni per un gesto simile. 

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