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Gli staccano la luce
38enne tenta suicidio

montalto uffugo

Dramma della disperazione a Montalto Uffuco, centro dell’hinterland cosentino. Un giovane di 38 anni ha tentato di togliersi la vita. Non lavorava, non sapeva più come andare avanti, come affrontare le spese quotidiani, anche quelle essenziali. Quando gli hanno tagliato la luce ha deciso di dire basta ad una  vita di stenti, di difficoltà, di mortificazioni e umiliazioni, soprattutto senza prospettive per il presente e per il futuro e cosi ha deciso di farla finita. Si è lanciato dalla finestra di casa, ma per fortuna l’immediato intervento dei vicini che hanno allertato i soccorsi, lo ha salvato. E’ stato immediatamente trasportato all’ospedale dell’Annunziata, ma non sarebbe in pericolo di vita. Sono sempre di più le persone che sfiancate dalle difficoltà economiche, dall’impossibilità di avere una vita normale vedono il suicidio come unica via d’uscita. Persone che sbattono continuamente contro un muro di gomma, quello della insensibilità o incapacità, qualche volta impossibilità delle istituzioni, dello stato a dare risposte, ad assicurare quel diritto al lavoro, che è alla base della dignità umana, sancito dalla costituzione, ma che, complice la crisi, in questo paese è diventato solo una buona intenzione, una promessa, una chimera. Ma l’assurdo è che con la crisi del sistema produttivo sta franando anche quello delle tutele sociali. Esiste ancora il welfare in Italia, in Calabria verrebbe da chiedersi e quanto funziona? Chi si preoccupa dell’esercito sempre più numeroso di persone disperate che non sanno come vivere, o meglio, sopravvivere e che inevitabilmente scivolano nella depressione nella indifferenza totale? Quanti privilegi ingiusti, sprechi ci sono ancora, a dispetto della spending review, che potrebbero essere utilizzati per incrementare i servizi, i sostegni per le fasce deboli?

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