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Al via le verifiche
nella discarica

discarica melicuccà

  Nella grande discarica di località “La Zingara” di Melicuccà sono partite le verifiche disposte dalla procura di Catanzaro dopo il sequestro del sito delle settimane scorse. Il consulente tecnico d'ufficio della procura ha eseguito alcuni sopralluoghi all'interno dell'area interdetta al versamento dei rifiuti e a breve consegnerà il tutto agli inquirenti. Le verifiche tecniche sono state disposte a seguito delle denunce presentate da Legambiente che aveva messo nero su bianco tutti i dubbi della costruzione prima e della messa in esercizio dopo della discarica posta nelle vicinanze di una falda acquifera che serve poi diversi comuni dell'area: Melicuccà, Sant'Eufemia d'Aspromonte, Bagnara, Palmi. Anche per questo gli investigatori catanzaresi hanno voluto disporre il sequestro cautelare dell'intera area e nominare un perito specifico per le analisi sul sito. E, infatti, è un geologo cosentino l'esperto che sta procedendo a effettuare i controlli e a capire come la discarica possa provocare conseguenze per le falde acquifere. La relazione sarà presto resa nota e il commissario per il superamento dell'emergenza rifiuti Vincenzo Speranza aspetta con ansia il provvedimento della procura in quanto reputa il sito di Melicuccà necessario e indispensabile per il superamento delle criticità dei rifiuti che attanagliano tutta la regione. Nelle ispezioni all'interno del sito, il ctu della Procura catanzarese ha chiesto tutta la documentazione ambientale preliminare alla costruzione della discarica avviata dalla ditta crotonese “Crotonscavi” su commessa di Veolia. Se la risposta del perito sarà positiva circa la potenziale interferenza della discarica sulle falde acquifere il sito sarà definitivamente chiuso e interdetto; in caso contrario i cancelli potrebbero riaprirsi.

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