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I boss della droga e
il contatto in Spagna

 L’inchiesta. Nome in co- dice “Cicala” (dal nome di Pasquale Cicala considerato il personaggio principale dell’inchiesta) l’operazione, condotta dal Goa della Guardia di Finanza di Catanzaro e dai magistrati della Dda di Reggio Calabria, ha sgominato un’organizzazione di narcotrafficanti che operava tra la Calabria e la Lombardia, con cellule operative anche a Barcellona in Spagna.

Gli arresti. Complessiva- mente sono state 43 le misure cautelari in carcere emesse dal gip di Reggio Calabria, Antonino Laganà, su richiesta del procuratore aggiunto della Direzione distrettuale antimafia reggina, Nicola Gratteri. L’accusa principale è traffico internazionale di droga. Nella maxi-retata sono stati coinvolti personaggi delle cosche di ’ndrangheta di Rosarno e della Locride.

La Spagna. Figura cardine dell’inchiesta è Guglilemo Di Giovine, milanese che da anni si è trasferito a Barcellona in Spagna. Per gli investigatori è un personaggio collegato, anche da vincoli familiari, alla cosca di ’ndrangheta di Reggio “Serraino-Di Giovine”. Secondo la ricostruzione degli inquirenti dalla Spagna curava la compravendita delle partite di cocaina per i boss calabresi

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