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Corsi professionali
“fantasma”, pm chiede
45 rinvii a giudizio

  In un angolo del Cosentino, ad Amantea, sul Tirreno, era nata una grande fabbrica dei sogni. Elargiva pochi spiccioli e pretendeva molti silenzi. Così 136 giovani dipendenti di 57 imprese del Cosentino –che hanno garantito ai loro lavoratori assunti a tempo determinato di usufruire, a seconda del ramo di attività, dell’addestramento professionale nei settori più disparati –erano diventati esperti in sicurezza sul lavoro, in trattamento dei capelli, in produzione e conservazione dei prodotti dolciari, e qualcuno pure bravo intagliatore. Tutti formati e sformati da quella industria delle illusioni nata con denaro pubblico drenato attraverso il Por Calabria 2000-2006. Come insegnanti dei futuri esperti erano stati reclutati docenti, professionisti e imprenditori. Ciascuno secondo una competenza e tutti al servizio della “Promoteo”, un’associazione di Cosenza. Sulla carta le cose sembravano funzionare perfettamente, almeno prima che il pm Giuseppe Cozzolino non cominciasse a esplorare gli interstizi della filiera della formazione. E così, grazie alle indagini dei detective della guardia di finanza di Amantea, il magistrato avrebbe accertato che quei corsi non sarebbero mai stati in realtà svolti. Solo in qualche caso sarebbero stati tenuti ma in forma parziale. La conferma sarebbe arrivata dalla maggior parte dei lavoratori interessati alle iniziative di formazione che avrebbero negato d’aver seguito i programmi annotati sui registri. Non solo: i finanzieri avrebbero accertato la totale assenza del materiale didattico e di cancelleria previsto dai progetti. Il pm Cozzolino, adesso, vuole processare 45 persone imputate, a vario titolo, di truffa. Si tratta di: Aniello Bafaro, 51 anni, di Cosenza; Emilia Aiello, 30, di Castrolibero; Diana Bruni, 59, di Amantea; Domenica Falsetti, 37; Vincenzo Merenda, 51, di Castrolibero; Loredana Naccarato, 51, di Cosenza; Antonio Scornaienchi, 37, di Cosenza; Rosa Spurio Fasci, 48, di Ardore Marina; Domenico Tonnera, 46, di San Lucido; Maria Luisa Vivacqua, 44, di Cosenza; Lina Falsetti, 32, di Amantea; Paola Vivacqua, 46, di Cosenza; Mario Pescatore, 33, di Pedace; Antonio Malizia, 37, di Montalto; Rosanna Mannarino, 33, di Longobardi; Maria Terromoto, 30, di Carolei; Michael Bruzzese, 44, di Cosenza; Ada Ruffolo, 48, di Belmonte Calabro; Salvo Milioti, 46, di Milazzo; Gregorio Tullo, 39, di Cosenza; Libero Cafaro, 48, di Cosenza; Gerardo Colavolpe, 54, di Belmonte Calabro; Vincenzo Ganci, 40, di Amantea; Anna Maria Caristia, 52, di Cosenza; Natale Ermes Manzi, 35, di Spezzano Sila; Carmine Ruggiero, 52, di Maierà; Paola Sanna, 45, di Cagliari; Anna Russo, 35, di Bisignano; Nicola Pranno, 46, di Cosenza; Elvira Venneri, 42, di Mendicino; Paolo Romagno, 46, di Paola; Esterina Brancati, 56, di Spezzano Sila; Antonella Biondi, 31, di Rende; Carlo Bruno, 40, di Cosenza; Renato Filice, 67, di Mangone; Giovanna Spataro, 48, di Cosenza; Andrea Piluso, 29, di Cosenza; Francesco Marino, 48, di Montalto; Franca Falbo, 53, di Paola; Silvio Buono, 46, di Paola; Rosario Marra, 49, di Borgia; Sergio Tempo, 50, di Amantea; Giacinto Mannarino, 38, di Longobardi; Anna Maria Mannarino, 46, di Amantea; Loredana Attanasio, 35, di Longobardi. L’udienza preliminare è fissata il 20 marzo.

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