"Il Mezzogiorno sta soffrendo in modo molto pesante le conseguenze della crisi. Più che altrove é l'economia reale ad essere colpita, il manifatturiero e il cuore dell'industria", avverte il vicepresidente di Confindustria per il Mezzogiorno, Alessandro Laterza.
Solo nel Sud, dice, "ci sono oltre 50 tavoli di crisi aziendali aperti e se non si interviene a sostegno della produttività e dei fattori di contesto si corre il rischio di una desertificazione industriale". In uno scenario "di costante riduzione delle risorse pubbliche per gli investimenti", i fondi strutturali europei "rappresentano la fonte finanziaria decisiva, forse l'unica tangibile al momento".