E' iniziata oggi, nell'aula bunker davanti al carcere di San Vittore, la requisitoria dei sostituti procuratori generali di Milano, Laura Barbaini e Felice Isnardi, nel processo d'appello alle cosche della 'ndrangheta radicate in Lombardia, che in primo grado ha portato a 110 condanne. Dopo il deposito di ieri delle motivazioni della sentenza della Cassazione - che nei giorni scorsi aveva annullato parte delle motivazioni del verdetto di primo grado - si e' allontanato il rischio che le condanne del novembre 2011 'vadano in fumo'. La Suprema Corte, infatti, ha chiarito che il vizio di forma nelle motivazioni "é sanabile" dai giudici del grado successivo e dunque, in questo caso, dai magistrati d'appello che potrebbero porre rimedio in sentenza. Non sono escluse, comunque, nei prossimi giorni istanze da parte delle difese per chiedere la "nullità assoluta" della sentenza e le scarcerazioni. Da quanto si è saputo, infatti, gli avvocati dei tre imputati che hanno fatto ricorso in Cassazione stanno studiando le motivazioni della Cassazione per vedere quale 'strada' intraprendere. Intanto, la requisitoria dei sostituti pg, che oggi hanno trattato le questioni preliminari e hanno iniziato a parlare dell'attività delle cosche, proseguirà anche domani e venerdì prossimo e dovrebbe concludersi con le richieste di condanna il 22 gennaio. (ANSA).
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