L’emergenza rifiuti rischia non solo di trasformare le città calabresi in tante discariche a cielo aperto, ma anche di innescare un duro scontro tra i sindaci del cosentino. Il primo cittadino di Rossano, Giuseppe Antoniotti, avverte:” Non siamo disponibili a pagare ulteriori prezzi alla confusione, alla disorganizzazione, alla demagogia. La nostra discarica ha già dato e non può essere indicata quale soluzione tampone. Già da lunedì prossimo 7 gennaio – tuona il sindaco – non avrò remore ad adottare, se la situazione dovesse precipitare, anche decisioni drastiche relative all'accesso all'impianto di Bucita. Perché nessuno, sulla base dei propri calcoli ed interessi municipali o di casacca politica, può sentirsi autorizzato a giocare sulla pelle di una città che da sempre, in tema di rifiuti, è stata a totale disposizione del territorio senza chiedere mai nulla. Ora basta. Non sono più accettabili i no a prescindere e le chiusure pregiudiziali di chi non ha ancora capito, evidentemente, che il problema è di proporzioni gigantesche e che non si risolve con qualche autorizzazione alla giornata o con sotterfugi irresponsabili e che servono solo a scaricare i disagi su altri o sui prossimi giorni. Di questa irresponsabilità al governo le popolazioni non hanno bisogno”. Antoniotti fa sapere che nella prossima settimana, su sua richiesta nella prefettura di Cosenza è stato programmato un incontro con i 38 sindaci del territorio per individuare e autorizzare il conferimento in altre discariche già disponibili.
Caricamento commenti
Commenta la notizia