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Il 1 dicembre a Praia a Mare
corteo e manifestazione

La bonifica di tutti terreni e fiumi inquinati, la creazione di una commissione regionale di inchiesta che identifichi tutti i siti inquinati comune per comune, un’ indagine epidemiologica di tutti gli abitanti che vivono in prossimità di siti inquinati, l’istituzione del registro dei tumori, provincia per provincia ed un registro dei tumori speciali per i bambini che ne vengono colpiti. Infine, che l’ospedale di Praia a Mare diventi un centro oncologico con macchinari, strumenti e ricerca sui territori della Calabria,così come venga potenziato il reparto oncologico di Paola. Sono queste le richieste alle istituzioni regionali e provinciali del comitato che vede i movimenti ambientalisti del tirreno cosentino, il SI COBAS e  la presenza della Rete Difesa del Territorio “Nisticò”,   che ha organizzato per il primo dicembre una grossa manifestazione a Praia a Mare, punto di partenza, non a caso i cancelli della Marlane. L’elenco dei siti inquinatii è lungo: ci sono ancora terreni della sibaritide dove sono stati interrate le ferriti della Pertusola e non completamente bonificati, l’area della Marlane, il  Fiume Noce dove scaricano liquami interi paesi e dove insiste un impianto di depurazione molto controverso, la vallata del Fiume Oliva e di tutti i paesi che questo attraversa, e poi ancora  Rossano e le  sue frazioni del Bucita e dell’Olivellosa,  Motta San Giovanni,  Ciminà,di Palizzi,  Cariati, San Calogero a Vibo. Comprensori nei quali è altissima l’incidenza tumorale. A conclusione  i Veleni raccontati da Ulderico Pesce. 

 

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