Calabria

Sabato 23 Novembre 2024

Tra i superlatitanti
due calabresi
e due siciliani

Con la cattura di Domenico Condello, restano sette i latitanti di “massima pericolosità” segnalati dalla Direzione Centrale della Polizia Criminale sul sito del ministero dell’Interno.

La pubblicazione dei nomi e delle foto dei ricercati (selezionati dal Gruppo integrato interforze, Giirl) fa parte del "Programma speciale di ricerca”, un’iniziativa, si legge nel sito, “volta a stimolare lo spirito di collaborazione della collettività con le Forze di Polizia nel settore della ricerca di pericolosi malviventi”.

Ecco l’elenco dei latitanti, tra i quali restano ancora due calabresi e due siciliani:

Attilio Cubeddu, nato il 2 marzo 1947 ad Arzana (Nuoro), ricercato dal 1997, per non aver fatto rientro, al termine di un permesso, nella Casa Circondariale di Badu è Carros (NU), ove era ristretto, per sequestro di persona, omicidio e lesioni gravissime;

Marco Di Lauro, nato il 16 giugno 1980 a Napoli, è ricercato dal 2005 per associazione di tipo mafioso  ed altro.

Michele Antonio Varano, nato il 13 luglio 1951 a Centrache (Catanzaro),    è ricercato dal 2000 per associazione di tipo mafioso, associazione per delinquere, contrabbando di tabacchi lavorati esteri, ed altri gravi reati.

Matteo Messina Denaro, nato a Castelvetrano (Trapani) il 25 aprile 1962,    è ricercato dal 1993, per associazione di tipo mafioso, omicidio, strage, devastazione, detenzione e porto di materie esplodenti, furto ed altro.

Giovanni Motisi, nato a Palermo l’1 gennaio 1959,   è ricercato dal 1998 per omicidi, dal 2001 per associazione di tipo mafioso ed altro, dal 2002 per strage ed altro. Deve scontare la pena dell'ergastolo.

Pasquale Scotti, nato a Casoria (Napoli) l’8 settembre 1958, è ricercato dal 1985, per omicidio ed occultamento di cadavere ed altro.

Giuseppe Giorgi, nato a San Luca (Reggio Calabria) il 6 marzo 1961, è ricercato dal 1995 per associazione di tipo mafioso finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, armi, estorsioni ed omicidi; deve espiare 17 anni di reclusione.

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