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Presunte infiltrazioni
Piemonte,17 assoluzioni

tribunale generico

(ANSA) - TORINO, 8 OTT - Sono stati tutti assolti con la formula ''perche' il fatto non sussiste'' i 17 imputati nel processo 'Albachiara' su presunte infiltrazioni della 'ndrangheta nel basso Piemonte. Uno degli imputati - Bruno Pronesti' - e' stato condannato dal gup di Torino a un anno e sei mesi per il possesso di una pistola non registrata. I Carabinieri del Ros arrestarono 19 persone, tra le quali Giuseppe Caridi, all'epoca consigliere comunale del Pdl di Alessandria (poi dimessosi), anche lui assolto.

Gli imputati erano tutti accusati di concorso in associazione mafiosa. La Procura di Torino aveva chiesto condanne fino a nove anni; sei anni e otto mesi erano stati chiesti per Caridi. Sedici imputati avevano scelto il rito abbreviato, mentre uno - Francesco Librizzi - aveva optato per il rito ordinario; nei suoi riguardi e' stato dichiarato il non luogo a procedere sempre con la formula "perché il fatto non sussiste". Nel procedimento 'Albachiara', nello scorso giugno, uno degli arrestati - Francesco Guerrisi - aveva patteggiato la pena per il reato di assistenza agli associati. I capi di imputazione di un altro degli arrestati - Rocco Zangrà - sono stati inglobati in un altro processo - denominato 'Crimine' - tuttora in corso. Oggi, prima della sentenza, il gup Scarabello ha acquisito una memoria che era stata presentata dalla Procura venerdì scorso. Nella memoria i pm descrivono l'episodio, avvenuto nel marzo 2011, in cui Caridi colpì un altro consigliere comunale di Alessandria con una sedia durante la seduta di una commissione consiliare; il fatto che il consigliere non presentò denuncia aveva convinto gli inquirenti che intorno alla vicenda si fosse creato un clima di velate intimidazioni di tipo mafioso. (ANSA)

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