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Coronavirus, designer calabrese a Milano: "Cambierà anche il modo di progettare le case"

In collegamento con Attilio Morabito i calabresi Gianvito Casadonte e Michela Neri.

Michela Neri invece è nata a Reggio Calabria. Dopo il diploma di maturità scientifica, mi iscrivo alla facoltà di Architettura di Reggio Calabria e, parallelamente agli studi universitari, svolgo servizio civile presso un centro d'ascolto e di prima accoglienza della Caritas Italiana.

Conclusa la laurea, nel 2015 vinco una borsa di studio per frequentare un master in interior design a Milano, trasferendomi per iniziare il nuovo percorso formativo. Conseguito il master col massimo dei voti, intraprendo la professione come interior designer freelance, prestando attività presso studi del settore e showroom.

Alla luce dell'emergenza Coronavirus, e delle regole imposte, "sicuramente cambierà anche il modo di progettare gli interni di una casa - dice Michela Neri - per adeguarsi a nuovi stili di vita".

Casadonte nasce a Catanzaro il 26 ottobre del 1977 e dopo la maturità classica conseguita all’istituto dei Salesiani di Soverato e la laurea in Lettere con indirizzo in arti e scienze dello spettacolo presso a La Sapienza di Roma asseconda le sue grandi passioni per cinema e teatro, ma anche per lo spettacolo.

I primi passi in questo ambito li compie da studente. È così che, appena 21enne, frequenta il corso per giovani talenti del piccolo schermo

Casadonte organizza a La Sapienza incontri culturali di alto livello: “Il cinema delle donne” con Nancy Brilli e “Il nuovo cinema italiano” con Fulvio Lucisano, Riccardo Milani, Giuseppe Piccioni e Mimmo Calopresti.

Nel 2001, invece, è già assistente alla regia di Riccardo Milani (nel noto e toccante film Il sequestro Soffiantini) mentre nel 2002, anno in cui indosserà anche il tocco dei laureati, bagna l’esordio da produttore e conduttore della serie televisiva “Mudù” in onda su Telespazio Calabria.

Nel 2008 è direttore artistico del teatro comunale di Soverato così come produttore del documentario “Tredici” sulla tragedia de Le Giare; organizzatore dello spettacolo teatrale del maestro Ugo Gregoretti “Storia d’Italia”; co-produttore con il Piccoletto di Roma di “Schizofrenica.doc” di Silvia Scola e produttore del docu-film “Vicino al Colosseo c’è Monti” del maestro Mario Monicelli, evento fuori concorso alla Biennale di Venezia. L’anno seguente diventa esperto di cinema e televisione per conto di Rai1, un traguardo ragguardevole che lo proietterà nel decennio in corso.

Nel 2010 sarà infatti designato quale rappresentante regionale per il centro-sud della consulta territoriale per le attività cinematografiche del Mibact, funzione mantenuta anche nel 2011, 2012, e 2013.

Sempre nel 2011 - e poi nel 2012 e 2013 - è commissario per i Beni e le attività culturali nella Commissione per la cinematografia nella sezione per il riconoscimento dell’interesse culturale dei lungometraggi, delle opere prime, delle opere seconde e dei cortometraggi nonché conduttore per Raiuno di “Mix Italia”. Nel 2014 gli viene affidato un altro prestigioso mandato, quello di produttore e direttore artistico della 14esima edizione del premio fondazione Mimmo Rotella nell’ambito degli eventi nazionali e internazionali connessi alla Mostra del Cinema di Venezia. Una carica che ricopre tuttora come quella di membro permanente della giuria del David di Donatello.

 

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