Si parla sempre più, e sempre più spesso senza troppe informazioni e dati, del tema dei giovani cervelli calabresi in fuga. Un tema certamente presente e radicato, ma sono sempre più anche i cervelli che hanno deciso di lottare nella loro terra provando a costruirsi un futuro qui al Sud. C'è chi lo ha potuto fare con l'ausilio di attività già avviate dai famigliari e che comunque hanno bisogno di una reale innovazione che solo dei giovani formati fuori regione o all'estero possono dare. C'è chi lo fa in maniera totalmente autonoma essendosi creata un proprio network attraverso dei virtuosi processi di bottom-up. E allora ecco che in Calabria sono tanti i ragazzi Under 30, Under 35 che ogni giorno mettono in pratica il loro credo. Ci sono per esempio i ragazzi della Mediterranean Hospitality con il CEO Luca Giuliano e tutto un gruppo di giovani menti leader in Calabria nel settore dell'ospitalità. Ci sono ragazzi che sono ritornati dall'estero per coltivare qui le proprie passioni, ci sono ragazzi che hanno lavorato per anni in aziende di comunicazione e marketing e che ora hanno deciso di aprire un'attività per conto proprio raggiungendo già standard elevati di qualità. C'è poi il caso di Raffaella Crupi, giovane laureata vibonese di Limbadi anch'ella operante nel settore dell'ospitalità con la Mediterranean Hospitality che ha deciso di fondare un blog, Hub Calabria, insieme alla sorella Francesca. Hub Calabria è "un polo, uno spazio virtuale dove ritrovarsi e confrontarsi con chi, volente o nolente, è partito lasciando gli affetti, le abitudini, i paesaggi, il clima, insomma, la Calabria e chi o per scelta o per forza (di cose) è rimasto". Su Hub Calabria si parla allora di storie, di percorsi di vita, di esperienze. Come quella vissuta dalla giovane Paola Sciutto di Pizzo. Gli studi fuori regione e poi anche a Bruxelles e ora la scelta di ritornare in Calabria. Lei neuropsicologa della terza età che ha deciso di investire le proprie conoscenze in Calabria. E che dire di Flavio Mancuso, giovane architetto catanzarese che da Amburgo ha deciso di ritornare in Calabria per "salvare un borgo". Il borgo di Simeri Crichi (CZ). "Ho imparato - ha raccontato la sua storia proprio ad Hub Calabria - tanto da queste esperienze all’estero e, soprattutto, ho imparato a vedere la Calabria con occhi diversi. Ho capito che va tutelata e valorizzata per quel che è. Sembra un paradosso, ma sono fiero che sia rimasta semplice, le grandi città stanno sperimentando il cambiamento al contrario, devono cercare di liberarsi dagli eccessivi interventi dell’uomo, ma sarà un lungo processo, noi in Calabria siamo già a buon punto".