Un coro univoco quello che si leva da più parti in Calabria. Perché la crisi del commercio che già attanagliava gli esercenti dodici mesi fa è stata acuita dall'irruzione del Covid. La divisione cromatica dello Stivale ha penalizzato i titolari delle attività commerciale che, a fronte di investimenti necessari per garantire la sicurezza di dipendenti e clienti al tempo della pandemia, non sono andati in pari. Se a ciò si aggiunge che nel periodo di zona rossa le perdite sono copiose e che i ristori (comunque insufficienti) sono arrivati col contagocce, è facile intuire perché siano allarmati. Cosenza e Vibo non fanno eccezione.
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