La misura è colma. Non intravedono la luce gli studenti dell'Università della Calabria che, nella giornata di ieri, si sono visti prorogare... un incubo: la didattica a distanza. Fino al 5 marzo si prosegue con la modalità telematica, ma nel frattempo - il primo marzo - il Coruc (organismo che coordina le università) stabilirà se si potrà tornare o meno tra i banchi dell'ateneo di Arcavacata. Gli studenti ci sperano, anche chi è fuori sede. Manca il contatto con colleghi e docenti. Manca respirare l'aria dell'Università della Calabria.
Caricamento commenti
Commenta la notizia