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Il pranzo della polemica a Pizzo, Reppucci: "Era meglio andarmene. Non mangerò più in città"

Quando ho visto le persone lì, ho visto l’assembramento... Dovevo alzarmi e andarmene, sarebbe stato meglio. Non pensavo di scatenare un putiferio. Ero andato lì per prendermi la mia cena. Non mangerò più a Pizzo”. Sono le parole del commissario prefettizio di Pizzo, Antonio Reppucci rilasciate ai nostri microfoni dopo l’accesa polemica instauratasi a Pizzo, splendida località marinara della costa degli Dei vibonese, in seguito alla foto pubblicata sui social da un ristoratore in compagnia di una troupe cinematografica: una decina di persone al tavolo intente a mangiare e brindare, alla presenza anche del commissario Reppucci, in barba alla normativa anti-Covid.

Lo stesso Reppucci ieri aveva risposto a mezzo social sui canali istituzionali del Comune difendendo la scelta di essere andato lì: “Sono andato a prendere la cena d’asporto come sempre faccio e mi sono imbattuto lì pochi minuti. Ho notato l’assembramento, ma mi è stato garantito che le normative anti-Covid erano rispettate e che tutti avevano eseguito doppio tampone giornaliero. Non consumerò più cibo a Pizzo, andrò a Rosarno. Un paio di ristoratori sono rimasti male dopo la vicenda legata a de hors, dopo che abbiamo lavorato insieme a loro. Noi siamo imparziali e laici e vogliamo aiutare la città a risolvere i problemi. Mai abbiamo avuto contrasti con i ristoratori, le nostre porte sono aperte e sui mancati dehors non abbiamo colpe. Non possiamo imporli. E voglio dire che c’è il problema legato agli evasori e non vorrei che dietro questa polemica ci sia il fatto di aver adottato il regolamento che non consente l’utilizzo di nuovi spazi a chi deve pagare il pregresso. E dietro questa vicenda ci sono 2-3 operatori che sono in forte ritardo. L’evasione a Pizzo è al 50%, il Comune è in dissesto. No a trovate estemporanee, aiutateci ad aiutarvi ed arriviamo ad una soluzione”.

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