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Gli interessi della 'ndrangheta in Canada, 20 arresti in una settimana: i nomi. Ecco i dialoghi tra i boss - Video

La 'ndrangheta di Siderno, da moltissimi anni insediata in Canada, ha bisogno di ricorrere a strutture di comando sovranazionale per governare al meglio assetti complessi in ambiti territoriali molto distanti dalla casa madre. È questo, secondo gli investigatori della polizia, il dato principale, e innovativo, che emerge dall’inchiesta coordinata dalla Dda di Reggio Calabria «Canadian 'ndrangheta connection», che stamani ha portato al fermo di 12 persone tra boss e gregari della cosca Muià federata ai potenti Commisso.

I 12 fermati sono: Michelangelo Archinà, di 43 anni, nato a Toronto; Domenico Cerisano, di 52 anni, nato a Siderno; Francesco Filippone, di 38 anni, nato a Siderno; Cosimo Futia, detto «Shuster», di 42 anni nato a Siderno; Giuseppe Gregoraci, di 51 anni, nato a Siderno; Giuseppe Macrì, di 65 anni nato a Siderno; Armando Muià, di 63 anni, nato a Siderno; Giuseppe Muià, di 75 anni, nato a Siderno; Vincenzo Muià, di 47 anni, nato a Siderno; Vincenzo Muià, di 51 anni, nato a Siderno; Vincenzo Muià, detto «il fontaniere», di 50 anni, nato a Siderno; Vincenzo Muià, di 50 anni, nato a Siderno.

L’inchiesta, condotta dallo Sco e dalla Squadra mobile reggina sotto le direttive della Dda guidata da Giovanni Bombardieri e con il coordinamento del procuratore aggiunto Giuseppe Lombardo e dei pm Giovanni Calamita e Simona Ferraiuolo, è partita dall’omicidio, commesso a Siderno il 18 gennaio 2018, di Carmelo Muià detto «Mino», ritenuto il luogotenente del boss Giuseppe Commisso alias il Mastro e al vertice dell’omonima 'ndrina di contrada Ferraro di Siderno.

Nell’inchiesta ha assunto particolare rilievo l’attività di cooperazione internazionale della polizia e della York Regional Police di Aurora (Ontario - Canada), grazie alla quale è stato possibile documentare aspetti ritenuti importanti dell’operatività delle 'ndrine di Siderno nella «Greater Toronto Area».

Dopo l’omicidio Muià, secondo la ricostruzione della polizia, il fratello Vincenzo, ha maturato il convincimento che l’agguato fosse da ricondurre ad una azione di rivalsa attuata dal rivale Vincenzo Salerno, appartenente all’omonima famiglia che, in passato, si era scissa dai Commisso. Nel corso di un summit a Siderno nella primavera del 2018 Vincenzo Muià aveva anche chiamato a raccolta i fedelissimi per affidare loro un piano volto ad arginare eventuali mire violente contro la propria famiglia.

Inoltre aveva anche avviato, secondo l’accusa, un deciso riarmo del gruppo. In tale contesto, nell’aprile scorso, per conoscere i reali motivi dell’omicidio del fratello, Vincenzo Muià si è recato a Toronto per incontrare i fratelli Cosimo e Angelo Figliomeni, detti «i briganti», entrambi latitanti in Canada in relazione all’operazione della Dda reggina «Acero-Krupi-Connection». Dai due, Muià avrebbe ricevuto risposte sul movente ma non indicazioni insufficienti per attribuire la piena responsabilità del delitto.

L’indagine ha quindi confermato l’operatività di strutture a carattere intermedio con funzioni di coordinamento e supervisione, quali la «commissione» o «camera di controllo» di Toronto operante nell’ambito del Crimine di Siderno come articolazione intermedia distaccata dal mandamento ionico reggino ma indissolubilmente legata, in una sorta di «blockchain criminale», alla provincia di Reggio.

Dalle intercettazioni gli investigatori ritengono di avere ricostruito la composizione del «crimine di Siderno», ritenuta la massima espressione della 'ndrangheta in Canada, a cui sarebbe riservata una competenza che in alcuni casi può estendersi a fatti riconducibili a realtà locali della Locride.

Risultati definiti dagli investigatori «di grandissimo rilievo in quanto allargano l’orizzonte delle attuali conoscenze sulla struttura della 'ndrangheta anche in ambito sovranazionale» che hanno permesso a polizia e magistrati di accertare, per la prima volta, che l’articolazione territoriale operante in Canada, riferibile al locale di Siderno, è governata da un organismo ("il Crimine di Siderno") abilitato a riunirsi ed assumere decisioni anche in territorio estero, anche per sfuggire alla pressione delle forze dell’ordine operata in Italia.

In altri termini, per gli investigatori, l’organo di governo della locale di Siderno non opera più solo in territorio calabrese, trasmettendo ordini all’estero, ma lo fa direttamente in territorio canadese per rendere sempre più efficiente la sua struttura ed efficace l’azione di comando. Sul versante canadese, lo scorso 12 luglio, nella Greater
Toronto Area (Vaughan e Woodbridge) - dove sono stati inviati in missione investigatori dello Sco e della Squadra mobile reggina - la York Regional Police ha arrestato 10 soggetti, indagati per associazione per delinquere, riciclaggio, usura, gioco d’azzardo.

Tra i 10 arrestati dalla polizia canadese vi sono Angelo Figliomeni, di 57 anni, inteso «u briganti», ritenuto elemento di spicco della 'ndrangheta di Siderno, in manette per associazione per delinquere, riciclaggio, usura e gioco d’azzardo. Le due indagini erano state avviate autonomamente, ma gli investigatori hanno successivamente trovato punti di collegamento e convergenze tali da spingere i detective stranieri a inviare spontaneamente alcune delle loro risultanze e avviare contatti con gli omologhi italiani.

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