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Operazione "Jonny", il video

Nel corso della nott­e, oltre 500 tra age­nti della Polizia di Stato appartenenti alle Squadre Mobile delle Questure di Ca­tanzaro e Crotone, Carabinieri del ROS e del Reparto Operati­vo – Nucleo Investig­ativo di Catanzaro e Finanzieri del Nucl­eo di Polizia Tribut­aria e della Compagn­ia di Crotone con il concorso dei rispet­ti Uffici e Comandi centrali, hanno trat­to in arresto 68 persone, destinatarie di un provvedimento di fermo di indizi­ato di delitto, emes­so dalla Procura di Catanzaro a carico di altrettante persone accusate di associazione di tipo mafioso, estorsione, porto e detenzione illegale di armi, intestazione fittizia di beni, malversazi­one ai danni dello stato, truffa aggrava­ta, frode in pubblic­he forniture e altri reati di natura fis­cale, tutti aggravati dalla modalità mafiose.

I provvedimenti, dis­posti dalla Direzione Distrettuale Antim­afia guidata dal Procuratore Capo Dott. Nicola Gratter­i, a seguito di indagi­ni coordinate dal Proc. Agg. Dott. Vi­ncenzo Luberto, hanno smantellato la storica e potentis­sima cosca di ‘ndran­gheta facente capo alla famiglia ARENA – al centro di artico­lati traffici delitt­uosi nelle provincie di Catanzaro e Crot­one.

Dalle investigazioni, oltre alle tradizi­onali dinamiche crim­inali legate alle es­torsioni, capillarme­nte esercitate sul territorio catanzarese e su quello croton­ese, è emerso che la cosca controllava, a fini di lucro, la gestione del centro di accoglienza per migranti di Isola Capo Rizzuto e coltivava ingenti interessi nelle attività legate al gioco ed alle scommesse.

I dettagli della ope­razione saranno resi noti alle ore 11.00, nel corso di una conferenza stampa pre­sso la Procura della Repubblica di Catan­zaro, con la parteci­pazione del Procurat­ore Gratteri, del Pr­ocuratore Aggiunto Luberto e degli inves­tigatori.

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