"Favola" nel calcio è termine usato spesso e a sproposito. Non nel caso di Junior Messias che dalla Uisp passa al gol in Champions di Madrid con la maglia del Milan. E dire che pochi anni fa il suo mestiere era il fattorino e il sogno di diventare professionista sembrava destinato a rimanere tale. Arrivato dal Brasile in Italia - nella "Barriera di Milano", un quartiere di Torino - a 20 anni con l'obiettivo di giocare a calcio ad alti livelli, dopo le prime difficoltà riscontrate nella nuova realtà il classe '91 inizia a mettersi in mostra nel 2013 con lo Sport Warique, una squadra di peruviani iscritta al campionato amatoriale UISP. E prima ancora il tunnel dell'alcol come lui stesso ha raccontato più volte: “Mi dicevano di andare piano e invece acceleravo, sempre di più. La macchina era un rottame, il volante tirava tutto da una parte, dovevo imprimere forza per mantenere la rotta dritta. Stavo percorrendo una strada sterrata, meno di un chilometro e sarei arrivato all’ingresso della statale. Ero stato al matrimonio di mio fratello ed ero completamente sbronzo, troppo alcol in corpo e zero minuti di sonno. Ho chiuso gli occhi per un istante, uno solo, non me ne sono nemmeno accorto. Poi un tonfo, sono finito fuori strada in mezzo ai campi. Potevo essere morto, ma qualcuno mi ha salvato”, le sue parole a "Cronache di spogliatoio". Viveva in Brasile, carne e alcol erano le sue compagnie, non era grasso ma gonfio, non in forma, e pensava di non potersi permettere di svoltare con il calcio. L’arrivo in Europa l’ha salvato. La svolta, dal campionato Uisp alla Serie D, quando Ezio Rossi si accorse di lui, portandolo al Casale e facendo partire di fatto la scalata fino alla Serie A da protagonista con il Crotone. Ora il Milan. Tutto condensato in pochissimi anni, come di solito si può vedere nei film. "Nel 2015 - ha raccontato in passato proprio l'ex allenatore del Torino Ezio Rossi - quando lo notai sembrava non crederci più. Al Fossano gli proposero un ingaggio troppo basso, preferì continuare a fare il fattorino perché doveva pensare alla propria famiglia". Al Casale in Eccellenza Messias segnò 20 gol all'esordio vincendo il campionato, passando dal Chieri e successivamente al Gozzano in Serie D, dopo aver sfiorato la serie B con la Pro Vercelli trattativa sfumata per il passaporto da extracomunitario. Un altro boccone amaro da masticare e una nuova ripartenza dai dilettanti, con il Gozzano. Ma il talento è purissimo e non può restare ancora inosservato a lungo. L'ascesa infatti era appena cominciata e dopo aver portato il piccolo paesino sul Lago d'Orta in Serie C, esordendo in campionato, è arrivata la chiamata del Crotone in cadetteria con tanto di promozione nella scorsa Serie A, giocata da protagonista con il record personale di gol stagionali tra i professionisti nonostante la retrocessione finale. Con i pitagorici ha segnato 15 gol e 12 assist in 73 presenze, collezionate in due gol. Quest'anno il Milan, San Siro, la Champions League. Tutti gli ingredienti per scrivere in campo quel "vissero per sempre felici e contenti" rivolto a sé e alla sua famiglia. E il gol al "Wanda Metropolitano" è una perla indelebile.